giovedì 24 maggio 2012

Cenere e lacrime

Cosa è successo? E' come risvegliarsi da un lungo sonno e rendersi conto che dimenticare è impossibile. Manuel Agnelli urla dalle casse dello stereo "Vieni a fare un giro dentro di me o questo fuoco si consumerà da sè". I fotogrammi di una vita che non tornerà passano dietro le palpebre uscendone irrimediabilmente stropicciati. Sentire le mani di qualcuno che non c'è sulla pelle, sentirne le parole, l'eco dei ricordi sotto i passi amplificati nelle strade all'una e mezza di notte.
Amore ti ricordi di quando ero sbagliata? E ti ricordi di quando le mie gambe erano troppo fragili per reggersi da sole? Amore ti ricordi di quando correvo e sfuggivo? Ti ricordi di quando ero pazza e poi sono guarita?
No, non ti ricordi. Lo ricorda la mia testa riccia malata. E lo ricorda la mia pelle troppo bianca per nascondere i segni di una storia che non passerà.
Questi ragazzi di oggi non sanno amare, non sanno vincere. Perdono e bevono. Ingollano alchol e stanno zitti.
"C'è qualcosa dentro di me che è sbagliato e non ha limiti. C'è qualcosa dentro di te che è sbagliato ma ci rende simili". 
E' così che si finisce a mangiare cenere e lacrime in compagnia dei ricordi. O forse no?

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