domenica 17 giugno 2012

A chi c'era

Avrei voluto non succedesse mai è invece le mie aspettative sono crollate nel giro di pochi istanti. Appena il tempo di rendermi conto di avere la gola asciutta, gli spasmi e la tachicardia. Gli attacchi di panico arrivano quando meno te l'aspetti. La mente si svuota, il corpo trema e le lacrime salgono, sgorgano come fiumi in piena. 
Ogni volta penso che sto per morire. Ho la sensazione che il mio corpo sbatterà sempre più forte fino a farmi scoppiare il cuore. 
"Perchè stai male Sarè?" "Non lo so... io non lo so". Non lo so davvero o il mio cervello sta solo ignorando per l'ennesima volta quello che non gli fa comodo? 
Piero lo sa che cosa mi sta succedendo. "E' stato il film?" "No Piè, non lo so..." "E' stato il film, ho ragione". Ha ragione, cazzo se ha ragione. Ma cosa? Io non lo so. Non ho molti ricordi, quando c'è qualcosa che tenta di farli riaffiorare la stronza nella mia testa si ribella. Io sto male per cose che non ricordo. 
Non volevo che succedesse, non volevo mi vedessero mai in quelle condizioni, sudo, mi fa freddo e piango in maniera sconsiderata. Sono imbarazzante quando piango. 
Le luci mi pungono gli occhi mentre bevo una camomilla doppia, è l'unica cosa che più o meno mi calma. Vorrei infilarmi le unghie nella carne, vorrei aprirmi le gambe e vedere cosa c'è dentro, se almeno dietro la mia pelle c'è qualcosa. Forse c'è il vuoto anche lì. 
Per la prima volta c'è qualcuno accanto a me, ci sono tante persone.Mi tengono ferma, mi accarezzano, ascoltano i miei deliri, mi abbracciano, mi tengono la mano per non farmi graffiare. Non mi sento sola, nessuno aveva mai fatto questo per me. 
Ho paura che pensino che io sia pazza. Non voglio perderli, ora che ci sono non posso andarsene come hanno fatto tutti gli altri. 
"Io voglio essere normale..."
So che non voglio tornare a casa, che ho bisogno di qualcuno che mi abbracci per almeno altre due ore, poi posso anche tornare da sola. Per ora voglio solo sentire il calore di qualcuno addosso contro la mia pelle ghiacciata, ho bisogno di rendermi conto che sono ancora viva e che, anche dopo tutto questo, c'è chi non scappa.
Ora sapete tutto di me, avete visto anche i momenti peggiori. Non so parlare, riesco solo a mettere i pensieri da qualche parte, ma dalla mia bocca non usciranno mai. 
Ho sempre avuto la sensazione di avere qualcosa troppo grande per questo corpo, qualcosa che vive dentro di me e che preme per uscire, vuole esplodere. Ogni tanto si risveglia e mi fa male. 
Ho sempre voluto essere normale, non avere miliardi di tic nervosi al secondo. Today I'm dirty, I want to be pretty...
Sta notte non mi sono sentita sola, non siete andati via e questa è la cosa più bella che potesse succedere.
Restate, per piacere.

Nessun commento:

Posta un commento