Lo studio del medico è diventato un luogo familiare. Da una
settimana a questa parte sono una aficionada del posto.
Comincio a riconoscere i pazienti abituali e quelli che
compaiono saltuariamente.
Ho imparato a distinguere le categorie, i volti, persino le
loro malattie. Siamo come pesci in un acquario.
Qualcuno scambia chiacchiere per ammazzare il tempo, qualcun
altro perché realmente interessato a fare amicizia, qualcun altro ancora per
pure curiosità.
C’è Signora Più Malata, avrà una cinquantina d’anni, lei ha
sempre le malattie che hanno anche gli altri. Ce le ha tutte. Ma a lei sono
sempre peggio. Nessuno può capirla. Lei ha gli stessi sintomi di tutti gli
altri ma, sempre più acuti.
Poi c’è Ragazza Incinta, viene tutti i giorni, ha bisogno di
sentirsi dire che suo figlio sta bene. Non ha ancora realizzato che nause e
stanchezza sono normali, non c’è nulla di anormale. Vuole solo essere
rassicurata. Si accarezza la pancia e parla con suo figlio/a, ancora non sa.
Pensa a come arredare la sua cameretta, si regge la pancia appena accennata con
tutte e due le mani, si accarezza e chiede ai suoi Vicini di Sedia se vogliono
sentire scalciarlo.
Signor Acido le fa notare che nonsisenteuncazzo perché è
presto, forse il bambino/a neppure ce le ha le gambe. Ragazza Incinta rimane un
po’ delusa e si volta dall’altro lato alla ricerca di un Vicino di Sedia più
accondiscendente.
Signor Acido è così, ha il diabete, gli hanno tolto i dolci
e pure quel poco di zucchero che aveva nel cuore. Bestemmia sempre, ci odia
tutti, odia pure il medico che
cimettesempreunsaccomachecazzoglidiceaipazienti?!
Singor Acido ha sempre
fretta. Non ha nessuno ad aspettarlo a casa, tranne la sua sedia e il giornale.
Un vaffanculo ed esce a prendere aria chesièrottoilcazzo.
Gli sorrido e sfancula pure me scansando la Coppia Anziano Amore che è
appena entrata.
Sono anziani per davvero ma entrano tenendosi per mano e si
danno i baci mentre attendono.
Marito Anziano Amore è quello malato, sua moglie gli fa solo
compagnia. Luihasolomelosa?
Sì Moglie Anziano Amore, lo so, me lo dice tutte le mattine.
Haunamalattiagravelosa? So pure questo.
Sorrido perché
Coppia Anziano Amore mi fa tanta tenerezza, li invidio. Lei gli accarezza i
capelli e lui si accartoccia su sé stesso. Sembra un mucchio di stracci
bagnati. I vestiti sono troppo grandi per lui o forse è lui che è troppo
piccolo per i vestiti.
Signor Bastone tamburella con la gamba rigida sul pavimento.
Se la massaggia che stagambarompeassai. Tiene gli occhiali scuri pure nella
sala d’attesa illuminata a festa. Lalucerompeassaipurelei.
Non è infastidito, solo stanco. Ogni tanto si appisola, si
tiene gli occhiali per non farsi vedere.
Poi ci sono i pazienti del giorno, quelli che non vediamo
mai e tutti ci chiediamo chi sono, soprattutto Signora Più Malata, alla ricerca
di qualche nuovo adepto a cui rubare le malattie.
Signorina Vestita Bene si siede tra Signor Bastone e Singora
Più Malata. Cosaèvenutaafare? La domanda di Signora Più Malata è d’obbligo.
È venuta per una ricetta, no, non è per lei è per suo padre.
Signora Più Malata resta un po’ delusa, Signor Bastone sonnecchia di nuovo.
Alza appena la testa sentendo Signor Acido smadonnare dall’altra fila di sedie.
Apre un po’ l’occhio e si massaggia lagambacherompeassai.
Qualcun altro si siede ma non incuriosisce nessuno, resta
nell’ombra a farsi i cazzi suoi.
Poi ci sono io che mi dondolo sulla sedia, ogni tanto mi
gratto il bracciochemivogliostaccareamorsi, ogni tanto mi alzo ed esco a
fumare.
Coppia Anziano Amore mi racconta della sua gioventù. Ascolto
distratta, sono troppo presa dalle loro mani rugose intrecciate.
Nuovi pazienti entrano. Mamma Stanca entra con Bimba
Bianchiccia. Si siedono e le dice di stare buona.
Signor Acido borbotta qualcosa sull’orarioecchecazzo!
Bimba Bianchiccia si avvicina piano a me, crede che non la
veda. Mi spunta affianco a mi saluta.
Le sorrido e mi osserva interessata.
«Sei malata?» mi chiede.
«Forse» rispondo sospirando.
«Io c’ho i Mostri» la guardo interrogativa.
«Si mangiano le cose che c’ho dentro. Sono i Mostri che ogni
tanto si spostano e mi danno fastidio».
Si toglie il cappellino di lana e noto i capelli corti.
Ora capisco di che Mostri parla.
Non so che dire.
Mi accarezza la guancia e mi dice di non preoccuparmi.
«Poi guariamo tutt’e due» dice.
Mamma Stanca la chiama, non vuole che stia con me. Le dico
di non preoccuparsi, che non mi da fastidio. Quasi sollevata, la lascia fare.
«Posso sedermi in braccio a te?» mi guarda con gli occhioni
chiari.
«Sì» rispondo piano.
Si siede sulle mia gambe e mi tocca i capelli, come si fa
con le bambole.
«Sei bella» mi sussurra.
Le sorrido incerta e le faccio una carezza sulla testolina
rasata.
Singor Acido è finalmente entrato nello studio del medico,
eraoramannagghjemuart!
Coppia Anziano Amore continua a tenersi per mano.
Signora Più Malata è andata via, Singor Bastone attende il
suo turno.
Signorina Vestita Bene è sparita.
Bambina che ha i Mostri continua ad accarezzarmi, si
accoccola sul mio petto e mi abbraccia.
L’abbraccio anch’io e restiamo così ad aspettare il nostro
osservando la gente che entra ed esce dalla sala d’attesa.
Neppure la conosco Bambina che ha i Mostri ma le voglio
bene. So che la vedrò spesso, tanto vale fare amicizia.
«Posso accarezzarti?» le dico di sì e la stringo un po’ di
più.
È così piccola.
Coppia Anziano Amore si abbaraccia pure lei.
Ce ne stiamo così abbracciati in questa sala d’attesa
giallina e asettica, in attesa delle sentenze.
Chi più, chi meno, siamo tutti malati.
Ci teniamo caldi e stretti in questa giornata fredda.
Chi aspetta il sole a riscaldarlo, chi la neve a congelarlo
per sempre.
Noi aspettiamo che un raggio caldo ci svegli.
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